Parole nuove e prestiti

    Come ogni lingua, l’inglese arricchisce il proprio vocabolario attingendo a risorse interne e esterne.

    Le risorse interne sono costituite dalle parole già esistenti nella lingua stessa, a partire dalle quali si possono costruire parole nuove mediante i processi di:

    • derivazione (detta anche affissazione):

    • conversione:

    • composizione:

    • “parole cannocchiale” o blends:

    • formazioni di sigle e acronimi: NATO, laser, radar, RAF, BBC, UNICEF, ecc.

    • duplicazioni, come walkie-talkie, flip-flop, ecc.

    • abbreviazioni, come flu, exam, ecc.:

    • retroformazioni, come to edit da editor e to baby-sit da baby-sitter:

    Questi processi possono sommarsi: dalla parola bug “insetto” è stato tratto il termine informatico bug “errore di programmazione, ‘cimice’, ‘baco’” e da questo, per conversione e affissazione, il verbo to debug “rimuovere gli errori, ‘sbacare’ un programma informatico”.

    Attenzione a non confondere flessione, derivazione e composizione:

  • la flessione è la formazione di forme diverse della stessa parola, mediante desinenze grammaticali:

    friend friends, love loves loving loved, long longer longest longed;

    le forme flessive sono governate dalle regole di grammatica e non sono registrate sui dizionari come parole diverse rispetto alla forma-base, semplicemente perché non sono parole nuove;

  • la derivazione è la formazione di una parola diversa mediante l’unione di una base libera, cioè di una parola autonoma, e di un affisso:

    friend friendly friendship, take mistake, drink drinkable, love lovely lovable;

    Un esercizio sui prefissi mis- e under-

  • la composizione è la formazione di una parola diversa mediante l’unione di due basi libere:

    policeman, spaceship, good-looking

    Gli esempi mostrano che il suffisso –ship che serve per formare nomi astratti (friendship, fellowship, hardship “amicizia, compagnia, durezza”…) non va confuso con la parola ship “nave” come in spaceship “nave spaziale, astronave” o battleship “nave da guerra”.

    Fonti esterne

    Le risorse esterne sono le parole straniere che vengono assunte come prestiti o come calchi.

    I prestiti sono parole straniere introdotte nella propria lingua così come stanno; in inglese ci sono numerosissimi prestiti italiani, soprattutto nel campo della musica e dell’arte in generale:

    concerto, orchestra, piano, arpeggio; ballerina, primadonna, soprano, dilettante; terracotta, cupola, (al)fresco, stucco, amoretto, chiaroscuro, campanile…

    e in quello dell’alimentazione:

    spaghetti, pasta, zucchini, Chianti, espresso, Gorgonzola…

    Naturalmente ci sono prestiti italiani anche da altre aree semantiche e prestiti da ogni lingua con cui la cultura inglese è entrata in contatto — praticamente, tutte le più importanti.

    I calchi sono parole che hanno subito qualche adattamento nella forma (calchi formali) o sono state modellate sul significato di parole straniere (calchi semantici).

    Tra le parole inglesi tratte dall’italiano, troviamo i seguenti calchi formali: regatta, macaroni e alcuni altri. Calchi italiani dall’inglese sono “bistecca” da beef-steak e “vagone” da wagon. “Gol” ha subito un adattamento della grafia da goal.

    Un calco semantico italiano è “grattacielo” dall’inglese skyscraper; un calco semantico inglese è superman dal tedesco “Uebermensch”.

    Sui prestiti inglesi in italiano si veda .