Derivati... al contrario

    " Disco Edit..." Quante volte sentiamo questa frase, che annuncia "in un minuto, un disco!" La parola edit è spesso citata nei libri sulla lingua inglese perché è una di quelle che hanno compito un percorso contrario a quello della maggioranza delle altre parole. Mi spiego: è frequente che da un verbo derivi il nome di chi compie quell’azione — come in italiano abbiamo "insegnante" da "insegnare" e "lavoratore" da "lavorare," così in inglese abbiamo teacher da teach, worker da work, assistant da assist e così via, per parecchie centinaia di casi.

    Invece per edit è successo il contrario: la parola editor esisteva da prima che per "retroformazione" si ottenesse il verbo edit. Il caso è analogo a quello di baby-sitter da cui, in inglese, deriva il verbo babysit per indicare l’attività di accudire ai bambini.

    Editor è anche uno dei "falsi amici," nel senso che non vuol mai dire "editore" ma solo altre cose. L’editore, colui che pubblica, in inglese è il publisher. Editor può essere il direttore di un giornale (e le Letters to the Editor sono le "Lettere al Direttore") oppure è un redattore o caporedattore — in questo caso di solito viene precisato l’argomento di cui si occupa: sports editor è il redattore sportivo o il capo della redazione sportiva.

    Editor è anche il curatore di un libro, ossia chi raccoglie in volume dei brani d’antologia, o una serie di saggi su un certo argomento o gli atti di un convegno, oppure colui che produce un’edizione critica di qualche classico.

    Un film editor è lo specialista del montaggio, colui o colei che ricuce i vari frammenti di film, le singole scene girate, ordinandoli in sequenze e, sotto la guida del regista, li organizza nella forma definitiva.

    Il verbo edit, in questo contesto, vuol dire quindi inizialmente "organizzare i frammenti" e poi, come tutte le parole, vive di vita propria in patria e all’estero, entra in combinazione con altre parole, si riconverte da verbo a nome e alla fine ce lo ritroviamo assieme a due parole italiane in "Marconi disco Edit."