I NOMI

Maschili, femminili, neutri

Oltre ai due generi italiani c’è anche il neutro per tutto ciò che non è né maschio né femmina: le cose, i concetti astratti e anche tutto ciò che ha un sesso ma non possiamo sapere quale: il bimbo sconosciuto che piange nella stanza accanto, l’animale che vediamo a distanza, ecc. sono trattati come neutri. Una vignetta su questo: e una lettura:

Conseguenze:

  1. il genere del nome si ricava dal suo significato, non da desinenze come –o o -a (che in inglese non ci sono);

  2. il genere si riflette sull’uso dei pronomi e dei possessivi di terza persona singolare. Si veda la tabella che si trova qui .

Molti nomi comuni di persona sono di genere comune: teacher insegnante, student studente/ssa, manager dirigente, friend amico/a, cousin cugino/a ecc. Anche in italiano abbiamo nomi ambosessi come “insegnante, dirigente” e molti altri

Ci sono delle desinenze che derivano nomi femminili dai corrispondenti maschili, come –ess: waiter/waitress cameriere/a, actor/actress attore/rice, lion/lioness leone/ssa e molte altre parole.

Ci sono due casi in cui il maschile deriva dal femminile:
widow "vedova" widower "vedovo" e
bride "sposa" bridegroom "sposo".

Come in italiano, abbiamo coppie di parole diverse per i due generi:

man uomo

woman donna

boy ragazzo

girl ragazza

husband marito

wife moglie

brother fratello

sister sorella

son figlio

daughter figlia

father padre

mother madre

dad, daddy papà, babbo

mum, mom, mummy mamma, mammà

nephew nipote (di zio/a)

niece nipote (di zio/a)

uncle zio

aunt zia

IMPORTANTE: La questione del genere dei nomi di persona è stata ed è tuttora oggetto di un serrato dibattito da parte dei movimenti femministi e, più in generale, nel quadro di un uso politically correct del linguaggio. La descrizione che ne diamo in questo sito rappresenta l’uso tradizionale della lingua inglese; la riportiamo perché è quella che si trova nella maggior parte della narrativa del 1900 e è tuttora viva in ampie aree e vari strati della popolazione; dobbiamo tuttavia avvertire che (analogamente a quanto avviene in italiano), l’uso di parole come i derivati in –ess e i composti in –man (cameraman e simili) è controverso e può urtare la sensibilità di molte persone.

È consigliabile verificare come reagiscono a questi problemi le persone con cui entriamo in contatto.

Un esercizio sul genere dei nomi: