Hai letto la pagina sulla preposizione “di”? Se la
risposta è “no”, è necessario che tu lo
faccia ora
Come hai visto, è troppo semplice dire che alla preposizione
italiana “di” corrisponde of:
The
cover of
the book was in tatters.
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La copertina del libro
era a pezzi.
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Anzitutto dobbiamo distinguere tra “specificazione” e
“possesso”:
Le gambe del tavolo. The legs of the table.
Le gambe del calciatore. The
footballer’s legs.
Del caso possessivo dei nomi di persona si parla qui
Non mancano i casi particolari: The House of Lords, la Camera
dei Lord del Parlamento inglese, non è *The Lords’
House – forse per sottolineare che non la possiedono ma ci
lavorano. Però bisogna diffidare delle spiegazioni semplici
come quella che ho appena dato (e infatti ho premesso un “forse”):
si dice infatti The Prime Minister’s residence (10, Downing
St.) per la residenza del Primo ministro – ci abita, ma non
è sua. Meglio non chiedersi il perché di queste
apparenti incongruenze e accettare i diversi usi come dati di fatto.
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Un altro caso che crea difficoltà è quello in cui la
“specificazione” viene realizzata mettendo il nome che
specifica come aggettivo prima del nome specificato – è
il caso di “La Fiera di Milano” The Milan Trade Fair
o “la stazione degli autobus” the bus station.
Posso dire London Parks, the London underground, ecc. per i
parchi e la metropolitana di Londra, ma la Torre di Londra è
The Tower of London. Il ponte della Torre, quello famoso, è
invece Tower Bridge e nessuno dice *The Bridge of the
Tower. Si può parlare di multiplication tables
“tavole pitagoriche” ma non di *Law Tables per
indicare le bibliche Tavole della Legge: sono the Tables of the
Law.
Ripeto: meglio non chiedersi il perché di queste apparenti
incongruenze e accettare i diversi usi come dati di fatto. Col tempo,
ascoltando e leggendo molto, si assorbono questi schemi e tutto
appare abbastanza naturale. Ma vorrà dire che siamo entrati
nella “logica” della lingua inglese, così diversa
dalla nostra.
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