“Il soggetto è colui che compie l’azione di cui si parla” dicono alcune grammatiche. E fanno venire in mente la storiella del maestro che chiese a Pierino “Nella frase: ‘Carlo ha preso uno schiaffo da Mario’ qual è il soggetto?” La risposta, prontissima, fu che siccome la sberla l’aveva data Mario, allora Mario era il soggetto.
In realtà, il soggetto è quello che regge il verbo: nella frase, il verbo è “prendere” e chi ha preso è Carlo.
Altre volte si dice che il soggetto è all’inizio della frase e comunque prima del verbo. In “Me l’ha detto il custode” o “Ci sono andato io” il soggetto che regge il verbo “dire” è “il custode” e quello che regge “andare” è “io”: “il custode” e “io” sono in fondo alla frase, ma sono pur sempre il soggetto! Vedremo che invece in inglese è proprio così: il soggetto precede il verbo, tranne che in alcuni casi specifici che esamineremo.
Ci sono casi in cui il soggetto sembra mancare: “Siamo stanchi.” “Volete mangiare qualcosa?” “Sono arrivata.” “Sono miei amici.” Però il soggetto è facilmente individuabile anche se è “sottinteso”: “Noi siamo stanchi.” “Voi volete mangiare qualcosa?” “Io sono arrivata.” “Loro sono miei amici.” In inglese non è possibile sottintendere il pronome soggetto (un paio di casi particolari li vedremo a tempo debito).
Ci sono frasi “impersonali” come “Piove e fa freddo.” “Non ha nevicato molto, quest’inverno” e simili, riferite al tempo atmosferico; in italiano non posso usare nessun soggetto (non si dice *“Esso non ha nevicato molto, quest’inverno”), in inglese occorre il soggetto neutro it. Oppure, e infine, ci sono frasi col “soggetto impersonale ‘si’” come “A Toronto si parla inglese” o “ ‘Da Fabio’ si mangia bene” a cui verrà dedicato un capitolo a parte qui .
Tipi di soggetto
Abbiamo visto soggetti di tipo diverso: “io, noi, voi, loro”… (pronomi); “Carlo” (nome proprio); “il custode” (nome comune preceduto dall’articolo) e si intuisce che vi possono essere casi ancora più complessi:
“L’auto grigia parcheggiata sulle strisce pedonali [sta per prendere una multa]”
“[Dov’è] quel bel vestito verde di lana con la sciarpina di seta in tinta [?]”
“Lavorare tutto il giorno sotto il sole per una manciata di euro [dovrebbe essere proibito]”
Nei tre esempi qui sopra, il soggetto è costituito da tutta la parte di frase posta fuori dalle parentesi quadre. Fai clic sul bottone per altri chiarimenti sul .
Nell’ultimo di essi si vede come possono essere soggetti non solo i nomi (“custode, auto, vestito”) ma anche altre parti del discorso (“lavorare” è un verbo).
Altri esempi: “Leggere [è piacevole e istruttivo]” – verbo;
“Il blu [è il mio colore preferito]” – aggettivo;
“Il Lei [è importante nei colloqui di lavoro]” – pronome personale
“Domani [è un altro giorno]” – avverbio di tempo.
Negli esempi vediamo che possono essere usate come nomi (cioè “sostantivati” – ma conta il concetto, non il termine tecnico) varie parti del discorso: aggettivi, avverbi, pronomi, ecc. Lo stesso avviene in inglese.
Capire qual è il soggetto è importante. Si prenda la frase
Il ragazzo che ospitano quest’estate è di Omsk. The boy they’re hosting this summer is from Omsk.
Per fare la frase interrogativa corrispondente (“È di Omsk il ragazzo…?”) dobbiamo mettere l’ausiliare prima del soggetto e lasciare il resto dopo: