È ora di...

    ho parlato di ore e orologi e questa sera vorrei aggiungere qualche piccola curiosità. Anzitutto a proposito della Clock Tower, la torre dell’orologio del Palazzo del Parlamento (The Houses of Parliament) di Londra: originariamente il Big Ben non è la torre e nemmeno l’orologio, ma il campanone da 13 tonnellate che batte le ore. Ben è il diminutivo di Benjamin, Beniamino, e Sir Benjamin Hall era il sovrintendente ai lavori all’epoca dell’installazione dell’orologio nel 1859. Pare che la stazza di Sir Benjamin fosse tale da ricordare la mole della campana. In seguito il nomignolo Big Ben ha finito per indicare l’orologio.

    Una seconda curiosità. Credo che vi sia capitato di vedere qualche scena di cartone animato in cui un orologio si anima, il quadrante diventa una faccia e le lancette diventano mani. Se vi è sembrato che il cartoonist, l’animatore, abbia avuto una fantasia particolarmente sbrigliata, sappiate che in lingua inglese il quadrante di un orologio si chiama face, "faccia", e le lancette sono hands, "mani". Quindi questa ‘umanizzazione’ dell’orologio è già nella lingua inglese di ogni giorno, e gli animatori non hanno fatto altro che visualizzarla graficamente. Questo spiega anche come mai la scena si ritrova in vari cartoni animati di diversi autori.

    E ora, "Quel treno per Yuma." E’ il titolo di un film western di parecchi anni fa. Il leitmotiv della colonna sonora è una canzone che ha lo stesso titolo del film: nella versione originale, The Three-Ten to Yuma, letteralmente "il tre e dieci per Yuma." In inglese anche gli orari possono essere usati come aggettivi e messi prima del nome a cui si riferiscono: five o’clock tea il tè delle cinque; the eleven o’clock news il notiziario delle 23. Nel caso del Three-Ten to Yuma la parola train è sottintesa perché il contesto è chiarissimo e non occorre precisare che si sta parlando di un orario ferroviario.

    Infine una curiosità storica. Un grande orologio che si trovava in molte locande era detto Act of Parliament Clock, ossia "orologio del decreto legislativo." Nel 1797 venne imposta una tassa di cinque scellini a tutti i possessori di orologi — molti dei quali se ne sbarazzarono, con effetti disastrosi sull’industria del settore, al punto che la legge fu abrogata l’anno successivo. L’orologio delle taverne poteva servire quindi a far risparmiare ai clienti l’imposta. In realtà quegli orologi erano entrati in uso prima della legge, quando le diligenze cominciarono a viaggiare a orari prestabiliti.

    Postilla del 2015: l'espressione Jobs Act fa riferimento proprio a Act of Parliament. Della differenza tra job e work si parla qui