Posizione degli aggettivi |
Per quanto riguarda la posizione degli aggettivi nella frase, vi sono varie considerazioni da fare. Gli aggettivi si dicono predicativi, quando seguono un verbo, cioè in casi di questo genere: Verbi copulativi
Sui verbi "copulativi" come seem, taste, look… copulavivi Gli aggettivi che sono predicativi di un complemento oggetto, in italiano di solito lo precedono ma in inglese lo seguono; osserva bene la posizione degli aggettivi negli esempi seguenti:
Negli ultimi due esempi, la porta è aperta dopo averla spinta e la parete è bianca dopo averla dipinta; in the open door e the white wall, la porta è aperta e la parete è bianca prima delle azioni e/o indipendentemente da esse. Nel secondo esempio, nota l’inserimento obbligatorio di it come complemento oggetto prima dell’aggettivo. Osserva inoltre quanto segue. a) Talvolta un aggettivo è posposto in quanto è una parte di una frase per il resto sottintesa, come:
b) Vi sono espressioni, per la maggior parte appartenenti al linguaggio legale o a usi tradizionali, con aggettivi che sono sempre posposti, come: attorney general “il procuratore generale”, court martial “la corte marziale”, heir apparent “l’erede presunto (al trono)”, postmaster general “il direttore generale delle Poste”. c) alcuni aggettivi inizianti in a- sono posposti in quanto generalmente hanno solo una funzione predicativa, come: ablaze “in fiamme”, afloat “a galla”, afraid “ timoroso, impaurito, spiacente”, aghast “inorridito”, alert “vigile, all’erta”, alike “simile, somigliante”, alive “vivo”, alone “solo”, aloof “distaccato, appartato”, ashamed “che ha vergogna”, asleep “assonnato”, averse “restio, alieno, contrario”, awake “sveglio”, aware “consapevole”. Sono solitamente predicativi anche alcuni altri aggettivi, come: elect “nominato, ma non ancora insediato”, proper “propriamente detto”, glad “contento”, ill “malato”, sorry “spiacente”. Esempi:
d) Un aggettivo che sia seguito da qualcosa che lo determina (frase relativa, complemento, ecc.) viene posposto al sostantivo a cui si riferisce:
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e) Gli aggettivi che esprimono quantità e misure sono in genere posposti alle espressioni di quantità e misura che li accompagnano. Essi sono in particolare: deep “profondo”, high “alto”, large “grande (ampio)”, long “lungo”, old “vecchio (usato per dire l’età)”, tall “alto”, thick “spesso”, wide “largo”. Esempi:
Per quanto riguarda questo tipo di espressioni, nota anche questi esempi in cui le espressioni vengono usate attributivamente e anteposte al sostantivo a cui si riferiscono (osserva in particolare che il sostantivo che vi è contenuto perde il plurale):
f) Talvolta si pospongono degli aggettivi attributivi quando sono più d’uno e si vuole ottenere un effetto particolare di enfasi o di contrasto:
g) Last e next si possono talvolta porre dopo i nomi dei giorni della settimana: next Sunday o Sunday next h) L’aggettivo segue gli indefiniti in -thing (something, anything, nothing, everything): something interesting. (Vedere "Pronomi, aggettivi e avverbi indefiniti") i) Talvolta l’aggettivo può avere valore appositivo, come in questi esempi di nomi storici: Alfred the Great “Alfredo il Grande”, Richard the Lionhearted “Riccardo Cuor di Leone”, Ivan the Terrible “Ivan il Terribile”, Alexander the Great “Alessandro Magno”. All e both precedono un sostantivo, ma seguono un pronome:
m) Enough solitamente precede il sostantivo, ma può anche seguirlo (mentre quando ha la funzione di avverbio segue sempre l’aggettivo o l’avverbio che l’accompagna):
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