I termini del Testing di lingua straniera

Tratto da G. PORCELLI, Educazione linguistica e valitazione, © Petrini 1992, © UTET-Libreria 1998, pp. 231-236.

Abilità integrate: le abilità linguistiche che richiedono l'impiego simultaneo di due o più abilità di base (saper ascoltare, saper parlare, saper leggere, saper scrivere); ad esempio, il saper prendere appunti (ascoltare e scrivere).

Achievement: termine inglese che indica il grado di padronanza di una lingua rispetto ad un certo corso seguito e/o a certi materiali didattici usati. Cfr. proficiency.

Alone: v. Effetto di alone.

Analisi dei punteggi: procedura intesa a calcolare le misure di tendenza centrale (media, mediana, moda) e di dispersione, nonché eventuali altri parametri come i centili (v.).

Analisi dei quesiti: procedura intesa a verificare la correttezza e l'efficienza di ciascun problema/prova/domanda di cui è costituito un test.

Approccio criteriale: tende a collegare i risultati offerti da un test o da qualsiasi altra verifica con gli usi effettivi della lingua straniera nella vita quotidiana e/o nella professione.

Approccio ludico: approccio tipico nell'insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare; ad esso si collega il gioco-test (v.).

Approccio normale: tende ad interpretare i risultati offerti da un test sulla base delle misure di tendenza centrale (v.) e della varianza (v.) relative alla scala dei punteggi offerti dal test stesso, alla luce della distribuzione normale delle frequenze (v.), rappresentata dalla Curva di Gauss.

Ascolto (capacità di): l'abilità di saper comprendere un discorso orale.

Atomizzazione: lo stesso di parcellizzazione (v.).

Atteggiamento: disposizione dell'animo (e conseguenti comportamenti sociali) verso persone, gruppi, fatti o sistuazioni che interpellano la propria coscienza; il modo di porsi in relazione con gli altri.

Attitudine linguistica: la predisposizione ad apprendere le lingue più o meno facilmente.

Autenticità: di una prova, è il suo realizzarsi in modo del tutto analogo alle normali situazioni di impiego della lingua.

Autopercezione: il modo in cui ognuno vede se stesso e il proprio ruolo sociale.

Autostima: autopercezione (v.) di segno positivo; apprezzamento di sé e della propria condizione professionale, sociale, ecc.

Autovalutazione: processo mediante il quale il soggetto di un apprendimento autonomo verifica il proprio profitto attraverso l'uso di griglie (v.) o di altri materiali appositi.

Centile: indice che ricalcola il punteggio sulla base di una scala di 100 punti tenendo conto della distribuzione normale delle frequenze (v.).

Competenze pregresse: le competenze linguistiche e/o comunicative che si presumono già acquisite, e/o che costituiscono i prerequisiti per affrontare una certa parte del programma di studio.

Completamento: tecnica di testing consistente nel riempire gli spazi bianchi lasciati all'interno di frasi o di testi.

Controllo: accertamento del profitto; sinonimo di verifica (v.).

Coppia minima: due parole in una lingua che si differenziano per un solo suono, vocalico o consonantico, come in It PANE _ CANE.

Correlazione: l'affinità statistica tra due serie di dati o punteggi. L'indice di c. è compreso tra 1 (c. perfetta diretta) e -1 (c. perfetta inversa); 0 indica assenza totale di c., ossia le due serie di dati appaiono indipendenti l'una dall'altra.

Demotivazione: la perdita di interesse e impegno per un compito da svolgere; qui, in particolare, il possibile effetto negativo sull'esaminato provocato da prove di controllo troppo difficili o non appropriate.

Dialogo aperto: dialogo da completare, in cui sono date solo le battute di un interlocutore.

Discriminazione: la propensione di un quesito a ricevere risposte esatte dagli esaminati migliori e risposte errate dagli esaminati peggiori.

Discriminazione fonetica: la capacità di distinguere, in una lingua straniera, i suoni, gli schemi accentuali, intonativi, ecc. significativamente diversi.

Distribuzione normale delle frequenze: rappresentata dalla curva a campana di Gauss, si riferisce alla tendenza dei valori ad essere tanto più numerosi quanto più si avvicinano alla media.

Docimologia: lo studio sistematico dei problemi che riguardano la verifica e la valutazione.

Drammatizzazione: simulazione (v.) totalmente guidata; recitazione da copione.

Educazione linguistica: "quella tanta parte dell'educazione generale che viene assicurata dall'insegnamento-apprendimento delle lingue" (G. Freddi).

Effetto di alone: "distorsione di giudizio dovuta alla tendenza di valutare una caratteristica particolare dell'individuo sulla base dell'impressione globale che il valutatore si è fatta nei riguardi del valutato o, viceversa, la tendenza ad allargare il giudizio di una caratteristica su tutta la personalità del valutato." (E. Spaltro)

Esercizi: attività didattiche mediante le quali il discente rafforza ed espande le proprie competenze.

Esperienze: qui, attività didattiche che possono essere innovative e valide ma mancano delle caratteristiche proprie delle sperimentazioni (v.).

Facilità: di un quesito, il rapporto tra le risposte esatte e il totale delle risposte attese.

Fase pre-sistematica: la fase storica che ha preceduto la nascita del Language Testing propriamente detto.

Foglio-allievo: il foglio o fascicolo sul quale l'esaminato annota le proprie risposte in molti test 'carta-matita'(v.); in inglese, worksheet.

Forma finale: di un test standardizzato (v.), quella che è passata attraverso una procedura completa di validazione (v.).

Formato: di un test, la sua struttura in termini di articolazione in subtest, uso di particolari tipi di quesiti, modalità di somministrazione, ecc.

Formazione della persona: la sola meta educativa valida in un'educazione integrale, meta alla quale devono essere commisurati tutti gli altri obiettivi specifici.

Formazione in servizio: comunemente chiamata aggiornamento, impegna gli insegnanti già in attività a confrontarsi con i progressi delle discipline psicopedagogiche e glottodidattiche.

Formazione pre-servizio: offre, nell'ambito degli studi universitari, la preparazione professionale di base (psicopedagogica e glottodidattica) di un insegnante di lingue straniere.

Formazione psicopedagogica: l'acquisizione della professionalità di un docente di lingue straniere per quanto riguarda gli aspetti non strettamente linguistici.

Gioco-test: attività ludica impiegata a fini di controllo del profitto, in particolare nell'insegnamento delle lingue nella scuola elementare.

Griglia: insieme strutturato di domande e/o di voci sulla base delle quali condurre la rilevazione dei dati ai fini di una (auto)valutazione (v.).

Indicatori: dati osservabili che possono essere assunti come rivelatori delle competenze e/o degli atteggiamenti dei soggetti osservati; ad esempio, la lettura spontanea di un testo in lingua straniera, da parte di un allievo, è un i. di un buon livello sia di competenza che di motivazione.

Integrazione: il processo mediante il quale si cerca di rendere compresenti in una verifica il massimo numero di componenti (fonologica, grafemica, morfosintattica, lessico-semantica, pragmatico-comunicativa) affinché la verifica sia il più possibile autentica (v.). E' l'opposto della parcellizzazione (v.).

Interpretazione dei risultati: processo mirante a cogliere il valore dei punteggi di un test, e degli altri parametri da essi derivati, come effettivi indicatori delle abilità e competenze che si presumono poste sotto controllo con quel test.

Lessico passivo: è costituito da quei vocaboli della lingua straniera di cui il parlante comprende il significato ma che non usa egli stesso quando parla quella lingua.

Metalingua: la terminologia linguistica e grammatologica usata per descrivere una lingua naturale.

Mete: le più ampie finalità perseguite in un programma di educazione e formazione. Cfr. obiettivi.

Motivazione: a) la spinta o disponibilità psicologica verso un apprendimento; b) la fase di 'messa in moto' dell'unità didattica.

Obiettivi comportamentali: descrizioni puntuali di atti e comportamenti osservabili nell'allievo, comprendenti i criteri che consentono di decidere se gli obiettivi stessi siano stati raggiunti o no.

Obiettivi: le finalità più specifiche di un programma di istruzione. Cfr. mete.

Oggettività: la capacità di un test di condurre a punteggi uguali, a parità di prestazioni degli esaminati, indipendentemente da chi corregge il test.

Omogeneità tematica: qualità di un test in cui tutti i quesiti fanno riferimento ad un argomento (in senso lato) unitario, senza 'saltare di palo in frasca'.

Padronanza: la conoscenza della lingua straniera come esito dello studio di un programma specifico mediante una particolare serie di materiali didattici.

Parcellizzazione: il processo di smembramento delle diverse componenti della lingua al fine di sottoporle individualmente ad una verifica oggettiva; è alla base dei test fattoriali (v.).

Pre-testing: la fase della procedura di validazione (v.) che comporta la somministrazione di 'forme sperimentali' dei test al fine di ottenere dati utili all'analisi dei quesiti (v.) e dei punteggi (v.).

Procedura cloze: test di completamento (v.) ottenuto eliminando sistematicamente da un testo una parola ogni x, ove x è normalmente compreso tra 5 e 10.

Professionalità: qui, il complesso delle competenze ed abilità richieste ad un insegnante di lingue straniere. E' costituita da competenze linguistiche, psicopedagogiche e relazionali.

Proficiency: termine inglese che indica il livello di profitto in lingua straniera, accertato indipendentemente dalle esperienze di studio pregresse, ossia senza riferimento a programmi o corsi particolari. Cfr. achievement.

Profitto: in genere, l'incremento di conoscenze/competenze/abilità come esito di un'attività di apprendimento.

Programmazione curricolare: processo di definizione delle mete e degli obiettivi didattici, nonché dei metodi e dei materiali necessari per conseguirli, sulla base dell'analisi dei bisogni dei discenti.

Prosodico: v. sovrasegmentale.

Prospettiva personologica: la visione della psicopedagogia umanistica attenta a tutte le dimensioni della persona e in particolare alle esigenze spirituali ed affettive accanto a quelle cognitive.

Prove oggettive: i test (v.) e in genere le verifiche capaci di fornire risultati indistorti, non sensibili all'interpretazione soggettiva di chi corregge.

Prove tradizionali: genericamente, le verifiche non oggettive in uso prima dell'avvento del Language Testing.

Punteggi: i dati numerici risultanti dalla somministrazione e correzione dei test.

Quesiti a scelta multipla: domande seguite da un certo numero di risposte tra cui individuare quella esatta, posta casualmente tra due o più distrattori.

Questionario: serie di domande; può essere usato: a) come strumento di verifica delle conoscenze; b) come griglia (v.) di rilevazione.

Quiz: a) un quesito che non ha fini didattici, come in certi programmi radiotelevisivi e giochi di società; b) secondo alcuni autori, un test episodico non validato.

Risultati: gli esiti di una verifica desunti dai punteggi ottenuti e dalla loro interpretazione alla luce della situazione didattica.

Role-taking, Role-making, Roleplay: attività di simulazione (v.) che superano la semplice drammatizzazione (v.) per giungere progressivamente, col roleplay, alla costruzione di un dialogo appropriato alla situazione data, ai ruoli degli interlocutori, ecc.

Scansione in unità didattiche: l'articolazione di un corso di lingua straniera in blocchi omogenei e relativamente autonomi.

Scheda sociolinguistica: griglia intesa a rilevare quali lingue/dialetti il soggetto usi in famiglia, nel luogo di lavoro, ecc.

Segmentale: relativo ai segmenti della catena fonica: vocali, dittonghi e consonanti.

Significatività: in statistica, indica la probabile non casualità dell'evento.

Simulazione: attività in cui il soggetto recita o assume ruoli non propri, in un contesto o 'scenario' fornito dall'attività stessa.

Somministrazione: l'atto o la procedura mediante cui i soggetti sono sottoposti alle verifiche secondo le modalità previste.

Sovrasegmentale: relativo ai valori prosodici della lingua orale: accento, intonazione, ritmo e giunture.

Sperimentazione: progetto di innovazione (glotto)didattica basato su un'ipotesi scientifica e dotato di adeguati sistemi di controllo dei risultati.

Standardizzazione: procedura di analisi di un test intesa a verificarne la validità e l'oggettività, e a condurre alla determinazione di parametri interpretativi riferiti ad un campione adeguato.

Subtest: ciascuna delle parti in cui può articolarsi una prova oggettiva; ogni s. ha di solito un proprio formato (v.).

Tendenza centrale: la tendenza dei punteggi dei test (e, in genere, delle misure psicometriche ed antropometriche) ad aggregarsi verso i valori medi.

Test: in genere, ogni tipo di prova oggettiva, spesso articolata in subtest (v.).

Test atomistici/parcellizzati/fattoriali: prove miranti ad accertare la conoscenza o competenza relativa a singoli aspetti della lingua straniera (ed esempio, i test ortografici).

Test 'carta-matita': prova che prevede la notazione delle risposte su un apposito foglio-allievo (v.) o, meno frequentemente, su un normale foglio.

Test 'di livello': prove intese ad accertare il grado di proficiency (v.).

Test 'di padronanza': prove intese ad accertare il grado di achievement (v.).

Test integrati: prove miranti ad accertare competenze ed abilità complesse.

Test performativi: prove in cui il soggetto dimostra la propria comprensione della lingua straniera compiendo le azioni richieste.

Testing 'comunicativo': attività di verifica coerente con un approccio comunicativo alla didattica delle lingue straniere.

Testing 'pragmatico': attività di verifica che ingloba la dimensione testuale della lingua e impegna la memoria a breve termine dei soggetti.

Testing diagnostico: verifiche intese ad accertare lacune, problemi e difficoltà presenti nei soggetti, soprattutto in vista di attività di recupero.

Testing prognostico: verifiche intese a prevedere il grado di riuscita dei soggetti in un corso di lingua straniera.

Valenza formativa: in educazione linguistica, il complesso degli aspetti relativi allo sviluppo cognitivo (operazioni mentali) e psicoaffettivo (ad esempio, la comprensione interculturale) degli allievi.

Valenza strumentale: in educazione linguistica, il valore attribuito al possesso di una lingua straniera come strumento di comunicazione con gli altri.

Validazione: procedura intesa ad ottenere prove (non necessariamente oggettive) dotate di un sufficiente grado di validità ed attendibilità.

Validità: la capacità di una prova di verificare ciò che intende verificare e nient'altro.

Valutazione: l'interpretazione degli esiti delle verifiche alla luce della storia personale dell'allievo, delle sue condizioni socioeconomiche, sanitarie, ecc.

Valutazione formativa: condotta in itinere, soprattutto al fine di diagnosticare lo stato di apprendimento e orientare i successivi interventi didattici.

Valutazione sommativa: condotta al termine di un corso, o in base a scadenze trimestrali/annuali, per sancire gli esiti di una serie di interventi didattici.

Varianza: la dispersione dei dati (ad esempio, dei punteggi di un test) rispetto al valore medio.

Verifica: in genere, ogni attività o prova intesa ad accertare il profitto (v.) in senso lato.

 

 


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