Non è genitivo (e non è nemmeno sassone)

    Anni fa ho trovato, nella piazza principale di una cittadina, un negozio di libreria, cartoleria e articoli vari che aveva l’insegna in finto inglese *BOOK’S SHOP, "il negozio del libro." Sono entrato per prendere delle cartoline e non ho resistito alla tentazione di chiedere al gestore come mai l’insegna fosse in "inglese." Mi ha risposto che c’erano tanti turisti stranieri e poi, con un certo orgoglio, mi ha confidato che sua figlia si era laureata in lingue e anzi aveva insegnato inglese per qualche tempo in un istituto della città.

    Non gli ho detto che sua figlia aveva commesso un errore, né tantomeno che due giorni dopo avrei cominciato a fare il commissario degli esami di maturità proprio in quella scuola. *Book’s shop è un errore perché la forma con ’S si usa non per qualsiasi genitivo, ma solo per il possessivo, ossia quando c’è una persona come possessore: "le gambe del ragazzo" sono the boy’s legs ma "le gambe del tavolo" sono the legs of the table. La libreria nel senso di "negozio" si chiama bookshop; nel senso di "mobile" o "scaffale" per libri si chiama bookcase o bookshelf.

    In inglese sono molti i casi in cui dobbiamo tenere distinti i nomi che si riferiscono agli esseri animati (e in particolare alle persone) dagli altri nomi. Con i nomi di persone la forma del cosiddetto genitivo sassone è quella normale e deve essere sempre preferita. Il libro di Giovanni (che gli appartiene, che Giovanni ha scritto o che parla di lui) è John’s book. The Book of John è invece un’espressione che indica il quarto Vangelo, il Vangelo secondo Giovanni.

    Le due forme di genitivo consentono anche di distinguere certe frasi ambigue, come "L’amore di Dio." L’amore che Dio ha per noi è God’s love mentre l’amore delle creature nei Suoi riguardi è the love of God.

    Prima ho parlato di cosiddetto genitivo sassone per indicare che il termine è entrato nell’uso e quindi ci serve, ma in realtà la desinenza -S del genitivo singolare è di tutte le lingue indoeuropee, dal sanscrito al latino al tedesco. Perché sia invalso l’uso dell’apostrofo invece di lasciare la desinenza unita al nome è un aspetto che non è ancora stato chiarito con sicurezza. Comunque l’uso dell’apostrofo ci consente di tener distinto il plurale, senza apostrofi, dal genitivo singolare con ’S e dal genitivo plurale che, nelle parole che fanno il plurale regolarmente in -S, aggiunge l’apostrofo dopo la S. Nella pronuncia non c’è differenza tra "le ragazze, della ragazza o delle ragazze" (rispettivamente the girls, the girl’s e the girls’).