Plurale in –fs / -ves

    Ieri sera, concludendo le conversazioni sui pasti inglesi, ho accennato alla parola knife, "coltello", che al plurale fa knives — con il cambiamento da F a V nel passaggio dal singolare al plurale. Questa irregolarità nella formazione del plurale la si ritrova in numerose altre parole che terminano per F o FE e molte di queste sono anche parole frequenti e comuni — ad esempio, la metà half le due metà the two halves; la vita life, le vite lives; lo scaffale shelf, plurale shelves; la moglie wife, plurale wives — ma le Merry Wives of Windsor sono le Allegre Comari di Windsor.

    Altre parole di questo tipo sono meno usate; per esempio, non capita spesso di parlare di elfi, elves, plurale di elf; un po’ più frequente è calf, plurale calves, perché indica sia il polpaccio della gamba che il vitello — il vitello vivo, perché quello che si mangia è il veal.

    Tornando alle parole che terminano per F o FE, il problema è che il cambiamento da F a V non è sistematico; ce ne sono alcune che aggiungono regolarmente la S alla F: il tetto, roof, i tetti roofs; il fazzoletto, handkerchief, i fazzoletti handkerchiefs; la prova o dimostrazione proof, plurale proofs. In questo ultimo caso ad avere la V è il verbo "provare, dimostrare" to prove (con una sola O invece delle due di proof) — e proves è regolarmente la terza persona singolare del presente. Dire che il cambiamento non è sistematico vuol dire che purtroppo non c’è una regola generale da applicare e quindi bisogna imparare il plurale parola per parola.

    Ancora peggio con certe parole che terminano col suono del TH sordo come bath "bagno" e path "sentiero", e cambiano la pronuncia della consonante al plurale baths e paths — qui non ci sono variazioni nell’ortografia — e questo può far comodo a chi deve solo scriverle, queste parole, ma non aiuta a pronunciarle correttamente. Anche in questo caso ci sono parole come myth, il mito, che fanno regolarmente al plurale myths, e bisogna conoscerle caso per caso, senza una regola generale.