La parola inglese di questa sera lho scelta per due motivi
il primo è che ad essa corrispondono due parole italiane: è un caso analogo a quello di key
che è sia il tasto (ad esempio del pianoforte o del computer) sia la chiave. Il
secondo è che su questi due significati si possono fare alcune riflessioni. La parola a
cui mi riferisco è neighbour che significa "vicino di casa." Da questa
parola deriva neighbourhood che è il vicinato sia nel senso di "solidarietà
tra persone che abitano nella stessa località" sia nel senso di
"quartiere" o isolato. Per come sono fatte le città inglesi e americane, il
fatto di abitare in una buona neighbourhood è molto importante non è solo
questione di prestigio sociale ma anche di sicurezza e benessere.
Laltro significato della parola neighbour è quello
evangelico di "prossimo." Nella versione inglese del Vangelo di Luca troviamo la
parola neighbour sette volte, in cinque episodi:
la prima volta è quando a Elisabetta nasce il figlio e i vicini neighbours
e i parenti si felicitano con lei; e in seguito:
quando a Gesù viene chiesto "Chi è il mio prossimo?" And
who is my neighbour? ed Egli come risposta racconta la parabola del Buon Samaritano;
quando Gesù ammonisce a non invitare a prenzo il vicino
ricco, per esserne ricambiati;
quando il pastore ritrova la pecorella smarrita e lo dice agli
amici e ai vicini, perché anche loro ne gioiscano;
e infine quando la donna che aveva smarrito una delle dieci monete
dargento la ritrova e anche lei invita neighbours and friends, vicini e
amici, a gioire con lei.
Troviamo quindi ripetutamente questa condivisione delle buone notizie
con amici, parenti e vicini di casa. E la stessa parola, nello stesso testo, indica
quattro volte il vicino di casa e tre volte "il prossimo" in senso evangelico.
Capisco che qualche ascoltatore vada in crisi se pensa a certi suoi vicini di casa
ma nella lingua universale del Vangelo, che supera il greco, il latino, litaliano e
linglese, anche loro sono "il mio prossimo", anzi secondo la lingua
inglese (e non soltanto linglese) lo sono ancor più degli altri, fino a
identificarsi.