Idiomaticamente parlando

    Fino a qualche tempo fa, molti libri di testo riportavano la frase idiomatica It’s raining cats and dogs per "sta piovendo a catinelle." E’ una frase pittoresca — letteralmente, "piovono gatti e cani" — ma che ormai quasi nessuno usa più. Anche da noi, del resto, visto che i lavabi con le catinelle appartengono al passato, e non succede più di rischiare di essere sommersi dall’acqua gettata dalle finestre, è difficile che qualcuno dica ancora che piove a catinelle.

    Avrete notato cats and dogs, "gatti e cani," mentre noi diciamo "cani e gatti." Non è il solo caso di ordine inverso nelle due lingue; il più famoso è black and white, "nero e bianco," riferito alla fotografia e cinematografia, allo schermo del televisore o del computer, ecc. L’ordine fisso di certe sequenze lo si trova in tutte le lingue. In pratica, l’uso ripetuto di un certo ordine blocca tutte le alternative; il fatto che si parli abitualmente di San Pietro e Paolo impedisce di dire "San Paolo e Pietro." Così l’ordine abituale è Oxford and Cambridge, non Cambridge and Oxford, Simon and Garfunkel, non Garfunkel and Simon.

    Le posate in inglese sono knives, forks and spoons, "coltelli forchette e cucchiai" — sempre in quest’ordine. A volte una possibile spiegazione la si trova: nel caso delle due grandi università inglesi, Oxford è stata fondata un po’ prima di Cambridge. Ma il più delle volte cercare qualche motivazione logica è fatica sprecata; qualche volta la sequenza dipende da ragioni fonetiche, nel senso che è quella che suona meglio — naturalmente alle orecchie degli inglesi, non alle nostre: la sensibilità è diversa. Qualche altra volta nemmeno la facilità di pronuncia sembra una giustificazione plausibile, come per night and day ("notte e giorno") preferita a day and night.

    In italiano, non sappiamo spiegare perché, ad esempio, nel descrivere la nostra bandiera diciamo "bianco-rosso-verde:" partiamo dal colore che sta in mezzo, poi diciamo quello che sta all’esterno e infine quello vicino all’asta. Se si seguisse l’ordine effettivo, il verde dovrebbe essere il primo, e non l’ultimo, dei tre colori.

    Non serve a nulla chiedersi la ragione di questo ordine fisso. Semplicemente, quando impariamo le espressioni idiomatiche le dobbiamo acquisire come se fossero un vocabolo unico, nella sequenza appropriata.