Di città in città

    Qualche sera fa si diceva del nome inglese di Milano, Milan. In tutte le lingue si usa tradurre i nomi delle capitali (noi abbiamo Londra, Dublino e Edimburgo per London, Dublin e Edinburgh) e un paese come l’Italia che prima dell’unità aveva tanti stati e tante capitali ha il primato delle forme in inglese dei nomi delle città: Rome, Naples, Turin, Venice, Florence, Genoa, Mantua; altre città devono il nome inglese o al grande prestigio dell’università, come Padua, o all’importanza dei traffici commerciali: la forma Leghorn è così antica e trasformata che a prima vista si fa molta fatica a riconoscere Livorno. Una capitale come Parma ha un nome facile per gli inglesi, che non l’hanno modificato e si sono limitati ad aggiungere l’aggettivo Parmesan, che oggi si riferisce quasi esclusivamente al formaggio.

    Anche tra le regioni troviamo nomi anglicizzati, o perché ex-stati, come Piedmont, Lombardy, Tuscany, Venetia, o per altri motivi storici, come Latium, o geografici come per le isole maggiori, Sicily e Sardinia. Naturalmente, come per il Kingdom of Sardinia, ragioni storiche e geografiche possono sommarsi. Altri nomi geografici sono The Alps e The Tiber — e del resto anche noi a nostra volta abbiamo italianizzato i nomi di regioni e di arcipelaghi (Gran Bretagna, Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Cornovaglia, Isole del Canale, Ebridi e Orcadi), chiamiamo Manica quel tratto di mare che i francesi chiamano la Manche e gli inglesi English Channel, e ricambiamo con i Monti Pennini e Grampiani, e con il Tamigi, il fiume della capitale.

    Fin qui niente di particolare, solo dati di fatto. Dove la faccenda della traduzione dei nomi comincia a essere interessante è con i nomi dei sovrani e dei personaggi famosi. La regina d’Inghilterra la chiamiamo Elisabetta, non Elizabeth, il marito è Filippo, non Philip, e i figli sono Carlo, Andrea, Edoardo e Anna; basta però essere la sorella della regina per essere Margaret e non Margherita. Per ora, i figli di Carlo li chiamiamo William e Henry, ma se il primo regnerà, ci verrà più naturale chiamarlo Guglielmo V d’Inghilterra o re William V? Fino a qualche tempo fa non ci sarebbero stati dubbi sul fatto di tradurre i nomi dei re — nessuno ha chiamato re Baudoin re Baldovino del Belgio; e gli altri quattro re inglesi di nome William sono sempre stati chiamati Guglielmo — da Guglielmo il Conquistatore fino a Guglielmo IV, zio e predecessore della regina Vittoria; adesso le cose stanno cambiando e il re di Spagna viene chiamato Juan Carlos e non Giovanni Carlo.