Il modo imperativo


    È il modo del verbo usato per esprimere ordini e comandi, a volte imperiosi ("Fate subito quello che vi ho detto!", "Vada via di qui!") ma anche, e spesso, suggerimenti, proposte e inviti cortesi ("Andiamo a prenderci un caffè!", "Serviti di gelato, se ti piace.").

    In italiano, di solito si usano le forme corrispondenti del presente indicativo per le seconde persone: "vai (va'), andate, prendi, prendete…"; con "essere, avere" e alle terze persone si usano le forme del congiuntivo presente: "sii, siate, abbi, abbiate, vada, vadano, prenda, prendano…" Nella forma negativa, per la seconda persona singolare si usa l'infinito: "Non tacere! Non essere timido!" ecc.

    Prima di procedere, ricordiamo che in inglese si usa la seconda persona plurale you per rivolgersi a una persona o a molte, a un amico a un estraneo (in italiano abbiamo "tu, voi, Lei, Loro"). Avremo quindi un solo modo per rivolgerci all'imperativo a una o più persone; la deferenza e la cortesia si esprimono col tono di voce o nei modi che stiamo per esaminare.

    La seconda persona dell'imperativo inglese corrisponde alla del verbo ed è l'unico caso in cui solitamente il soggetto non è espresso, come in questi esempi:

    Be quiet.

    Stai zitto.

    Go home.

    Vai a casa.

    Be loyal to your friends.

    Sii leale verso i tuoi amici.

    Do what I told you at once!

    Fate subito quello che vi ho detto!

    Help yourself to ice-cream, if you like.

    Serviti di gelato, se ti piace.

    Talvolta però si esprime il soggetto:

    a) per indicare ammonimento o irritazione:

    You be quiet!

    Sta’ zitto tu!

    You go home at once!

    Vattene subito a casa!

    b) oppure per specificare che ci si rivolge ad una o più persone particolari, o per attirarne l’attenzione:

    You go home, too.

    Vai anche tu a casa.

    Go home, you two.

    Andate a casa, voi due.

    Don’t you go yet.

    Tu non andartene ancora.

    You sit here, Ann, and you sit over there, George.

    Tu, Ann, siedi qui e tu, George, siedi laggiù.

    Allan, you listen to me!

    Allan, tu ascoltami un po’!

    Talvolta si trova l'imperativo con un soggetto di terza persona:

    Somebody shut that window.

    Qualcuno chiuda quella finestra.

    Si noti shut senza la –s della terza persona perché è congiuntivo; è una caso analogo a:

    God save the queen.

    Dio salvi la regina.

    Dopo l'uso dell'imperativo alla seconda persona, il caso più frequente è quello della prima persona plurale, molto usata per inviti, proposte e simili in cui è coinvolta la persona che parla: "andiamo…, facciamo…, giochiamo…"; in inglese si usa il verbo let seguito dal pronome oggetto di prima persona plurale us – frequentemente contratti in let's:

    Let’s all have a rest.

    Riposiamoci tutti.

    Let's go away from here now!

    Andiamocene subito via di qui!

    Let's spend the night together. (Rolling Stones)

    Passiamo la notte assieme.


    Let si usa anche alla terza persona singolare e plurale – eventuali pronomi sono sempre alla forma dell'oggetto: him, her, them:

    Let each boy decide for himself.

    Che ogni ragazzo decida da sé.

    Let her speak now.

    Parli ora! Che lei parli ora.

    Let it be. (Beatles)

    E sia! ("Lascia che sia", secondo certe versioni)

    Let them leave as soon as they are ready.

    Partano appena sono pronti.

    La forma negativa

    Può essere espressa:

    a) con don't (do not nello scritto formale):

    Don’t be sad.

    Non essere triste.

    Don’t shut any doors.

    Non chiudere nessuna porta.

    Don’t anyone shut the door.

    Che nessuno chiuda la porta.

    Don’t let’s shut the door.

    Non chiudiamo la porta (informale).

    DO NOT ENTER

    VIETATO ENTRARE

    b) con let’s not:

    Let’s not shut the door.

    Non chiudiamo la porta.

    c) con never (e niente do)

    Never give up hope.

    Non perdere mai la speranza.

    Per esprimere forme più cortesi o persuasive di imperativo o di invito a fare qualcosa si potrà anche

    a) usare do in frase non negativa:

    Do have some more tea.

    Su, prendi ancora un po’ di tè.

    b) aggiungere please all’inizio o alla fine della frase (fortemente consigliato, come il "per favore" in italiano):

    Come here, please.

    Vieni qui, per favore.

    Please, let me see it.

    Per favore, fammelo vedere.

    c) aggiungere will you.

    Be quiet, will you.

    Stai zitto, per favore.

    Come to see me soon, will you.

    Vieni a trovarmi presto.

    Non troviamo il punto interrogativo (ma si può anche scrivere, non cambia nulla) dopo will you ad indicare che l'intonazione non è quella delle domande ma quella delle frasi affermative.

    ATTENZIONE: Soprattutto negli avvisi pubblici, nelle istruzioni per l’uso e simili, l'italiano usa l’infinito per esprimere l’imperativo: “agitare prima dell’uso”, “tenere la destra”, ecc. Questi imperativi sono resi in inglese come gli altri, ossia con la del verbo: shake before use, keep right, ecc.

    Purtroppo è sempre più frequente leggere in Italia avvisi che iniziano con to:

    si legge nelle stazioni della Metropolitana Milanese sui vetri delle cassette che contengono le pompe antincendio. Un bar frequentato da turisti stranieri espone “chiudere bene l’acqua grazie – to close well the water thanks”, dove il problema non è solo quello dell’infinito/imperativo.