Diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi

    In grammatica si chiamano “nomi alterati”: da “libro” abbiamo “librone, libretto, libriccino, libraccio.”

    Rispetto all’italiano, l’inglese fa un uso più limitato di queste forme. In genere, per esprimere queste idee fa ricorso ad aggettivi, come: little (per i diminutivi), pretty / nice (per i vezzeggiativi), big (per gli accrescitivi), bad / silly (per i dispregiativi).

    He was a big man.

    “Era un omone.”

    I’m fond of pretty flowers.

    “Amo i fiorellini.”

    He is a bad / wicked man.

    È un omaccio.”

    What bad weather!

    “Che tempaccio!”

    She was a silly woman.

    “Era una donnicciola.”

    They had a little house in the country.

    “Avevano una casetta in campagna.”

    (Confronta con a small house = “una casa piccola”).

    In alcuni casi si usano suffissi particolari. Ecco esempi di diminutivi tra i più comuni:

    -ette

    majorette, suffragette; kitchenette, roomette, dinette; novelette, statuette, cigarette, diskette, wagonette

    -ikin / -kin

    manikin, pannikin, catkin

    -let

    booklet, eaglet, leaflet, rootlet, wavelet

    -ling

    duckling, gosling, lordling, princeling